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venerdì 24 aprile 2009

Buon 25 Aprile

E se davvero sono sinceri nel voler condividere i valori del 25 Aprile, piuttosto che fare passerelle, che facciano ritirare questa vergognosa proposta di legge.


martedì 13 gennaio 2009

Si son presi il nostro cuore sotto una coperta scura

Sabato guardavo sfilare per Corso Buenos Aires, a migliaia di chilometri dalla loro terra, i loro occhietti seri. Nelle mani foto atroci di Gaza, nelle piccole bocche parole rancorose.
"Israele via via, Palestina terra mia!".
Non voglio cadere -come fanno in molti nel giudicare buoni e cattivi- nell'irrazionale tifo da stadio, ma ho pensato che il seme dell'odio con quell'attacco, è stato seminato anche nella generazione successiva.

Non ci sarà mai risarcimento possibile per le loro anime ferite da quelle bombe. Non ci sarà mai, per loro, vera pace. Loro: gli uomini e donne che dovranno costruire in futuro nuovi equilibri di convivenza.

E questo mi basta per decidere, oggi, da che parte stare.

lunedì 22 dicembre 2008

BUONE FESTE!!!

martedì 4 novembre 2008

La lunga notte americana - le elezioni in USA, in diretta a Varese

Questa sera a partire dalle ore 21
presso la sede provinciale del Partito Democratico di Varese, in Viale Monte Rosa 26,

LA LUNGA NOTTE AMERICANA

per seguire in diretta le elezioni in USA
Interverrà: Andrea Mollica
collegamenti via internet con CNN e TV italiane.

venerdì 12 settembre 2008

Il Bike Sharing esiste davvero... parola di Stefania Radman!!

Riporto qui il bellissimo articolo di Stefania Radman apparso oggi su Varesenews.

h 15.30 C’è un primo ostacolo al mio esperimento di bike sharing: vado sul sito di Bicincittà per vedere quante bici sono disponibili alla ciclostazione delle Ferrovie dello Stato, il punto più vicino a casa mia: ma i simpatici omini – cartone mi segnalano che non ce n’è nemmeno una. Girovagando tra le pagine, scopro che per ora le biciclette in funzione sono solo sei, tutte alla ciclostazione di piazza Repubblica. Vabbè, partiamo lo stesso: d’altra parte sono le prime ore di vita del bike sharing. Però vi teniamo d’occhio, organizzatori: tirate fuori le altre 26 biciclette al più presto…

h.16.00: Cicloparcheggio di Piazza Repubblica. Questo lo conosco: l’ho visto stamattina alla presentazione, da qui sono partiti il sindaco e gli assessori. Ce la posso fare. Appoggio la tesserina sul sensore elettronico, che la riconosce e incomincia a lampeggiare: questo è il momento in cui – in teoria- va sfilata la bici dai supporti e si parte. In pratica però faccio la figura della ladra: non c’è verso di staccarla dal suo supporto e non capisco come si fa. Mi attacco a tutti i telefoni – addetta stampa del Comune, addetto stampa Whirlpool, numero di assistenza via cellulare che sta sulla tesserina - già pregustandomi sadicamente lo scoop negativo. Nessuno mi risponde, per una specie di quadratura astrale: ma nel frattempo la bicicletta magicamente si stacca, e senza fatica. Chissà cosa avevo combinato per non riuscire a farcela. Nel frattempo un capannello di signori si avvicina e cerca di capire cosa sto facendo. Quando lo spiego, ho intorno a me facce molto soddisfatte: “Bella iniziativa davvero…” sorride uno dei passanti.
Parto, e dopo pochi metri mi richiama il responsabile stampa Whirlpool "Mannò! davvero l'hai fatto, di salire sulla bicicletta? ecco perchè piove...".

h.16.10 Devo ricordarmi di non ragionare come un'automobilista: la meta della mia gita è la CNA, via Bonini zona ippodromo, dove ho un appuntamento: con la bici faccio la strada che faccio di solito e, dopo avere allegramente sfrecciato oltre il tribunale senza sostanziali problemi viabilistici, mi ritrovo a cambiare tutte e sette le marce del cambio semplificato (per la cronaca, davvero comodo anche per chi non ne è avvezzo) che la bicicletta sfoggia. Ho fatto l'errore tattico di prendere “la solita strada”, quella che costeggia villa Panza da una piccola vietta che mi fa evitare il traffico passando per Biumo Superiore, e ora sono qui a banfare. Non ho più il fisico. A mali estremi, estremi rimedi: la parte più ripida della salita la faccio a piedi portandomi dietro la bici. Che non è pesante.


h.16.25 Malgrado tutto ce l'ho fatta: sono in via Bonini ed entro in cortile approfittando del minimo ingombro della bici. Gli impiegati si avvicinano tutti a vedere: hanno già sentito parlare dell'iniziativa, ne sono curiosissimi, mi tempestano di domande su come funziona e quanto costa. Una di loro esclama: “Caspita ci ho pensato proprio ad una soluzione del genere per i giorni dei mondiali! Arrivo in treno, prendo la bici, vengo a lavorare e la riporto a sera. Ma mi sembra di capire che per 8 ore l'affitto costa troppo...”
E' proprio così: “l'affitto” costa troppo perchè la logica del bike sharing non è questa: queste bici dovrebbero funzionare come un bus o un taxi. Ti portano da qui a lì, poi le lasci e le ripigli. Usate così, agli utenti non costano praticamente niente. Il segreto, però, sta nelle stazioni: più ce n'è, meno si tiene la bici. Conveniamo tutti che visto che sono a due passi dall'epicentro dei mondiali (l'ippodromo, che diventerà cycling stadium) e dall'ufficio informazioni per il turismo, un'altra ciclostazione all'ippodromo sarebbe piuttosto logica. Io poi ci aggiungerei anche una stazione in un posto qualunque tra prefettura, sede della Provincia e Questura. E' troppo tardi per il consiglio?

h.18.20 sulla via del ritorno. Stavolta provo a passare da viale Aguggiari, dove c'è uno spazio dedicato alle bici sulla carreggiata. Ne approfitto, passando dall'Ippodromo, per fare la foto dove avevamo deciso che ci voleva una stazione. Poi proseguo, e la fiammante bici sponsorizzata Comune di Varese e Whirlpool sfreccia verso il centro. Arrivata al limite di piazza Beccaria, prendo una decisione che probabilmente vìola un tot di articoli di codice della strada: prendo la corsia bus, per non essere costretta a fare il lungo percorso a cui sono costrette le macchine. Non è male, mi sento molto più sicura, è un percorso protetto al contrario degli altri. Polizia locale, si può fare? Perchè sarebbe una bella soluzione per i ciclisti, che eviterebbero di rischiare grosso tra le strade trafficate.
Con questo metodo passo piazza Monte Grappa e arrivo fino alla stazione delle FS, la mia meta finale. Tempo di percorrenza, si e no un quarto d'ora: ma giusto perchè sono tremendamente guardinga con questo mezzo, che non utilizzo da un bel po' di tempo.

18.35: Arrivata alle Ferrovie dello Stato cerco la stazione dove lasciare la bici e la trovo in un posto un po' illogico: la zona tra la biglietteria AVT e l'info point dei mondiali. Posizionata dalla parte più pericolosa della via Milano, quella a tre corsie per le macchine. Io ovviamente, ormai dimentica della mia antica condizione di automobilista, ho preso la corsia riservata ai bus, una carreggiata più in là, e mi ritrovo dalla parte opposta. Morale: piuttosto che tornare dalla parte pericolosa della strada, mi carico la bicicletta sulla spalla e scendo i tre gradini che mi separano dalla fine della mia gita.
Non prima di essermi fatta fotografare dall'attonita operatrice dell'infopoint. Non le aveva mai viste le biciclette del bike sharing, il cui parchegio le sta proprio di fronte, e il fatto che una tipa si materializzi lì con quel mezzo la stupisce alquanto.
“Che belle che sono!” commenta “Ma restano qui? Anche la notte?”. Già, questo non lo so. Guardo la stazione FS, non esattamente un posto raccomandabile di notte, e mi sento un po' responsabile. Del resto qui c'è una stazione, la più vicina a dove devo andare io. E poi devo provare se è vero che on line c'è la situazione in tempo reale della disponibilità delle biciclette.

h. 19.00: E' proprio vero che on line c'è la situazione in tempo reale della disponibilità: tornata a casa dò un'occhiata alla pagina e, guardando dallo schermo del pc, scopro che dove prima c'erano solo sei biciclette in piazza Repubblica, ora in piazza Repubblica ce ne sono 5 e la mia campeggia nella finestrella della stazione. Quasi quasi la ricontrollo per vedere se la rubano...

Epilogo
Venerdì 12 settembre, ore 9: è il primo pensiero riaccendendo il computer: la bicicletta è ancora lì? Virtualmente, sì.
Il mio primo bike sharing ha funzionato.



Venerdi 12 Settembre 2008
Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

giovedì 26 giugno 2008

lunedì 5 maggio 2008

Ritorni

Non mi è mancata affatto l'Italia in questi giorni... anzi, mi viene voglia di ripartire subito.

venerdì 25 aprile 2008

25 aprile a Varese


In corteo per le vie di Varese


Partigiano Luigi Grossi, nome di battaglia: Cin

giovedì 24 aprile 2008

E poi c'è chi vuole riscrivere la storia...

Da Repubblica.it: ''Come ho sostenuto anche lo scorso anno a Cefalonia, credo che sia importante che gli italiani mantengano costantemente viva la memoria e consapevole la coscienza delle diverse tappe e componenti del processo di maturazione e di lotta che ha condotto il nostro Paese alla liberazione''. Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano avviando al Quirinale le celebrazioni ufficiali del 63/o anniversario della Lotta di Liberazione (24 aprile 2008).
***
Renato aveva vent'anni, studiava chimica, lavorava e pedalava sulla sua bicicletta. Vent'anni ed una figlia da crescere, avuta dalla cameriera di casa.
Per quella donna aveva deciso di tagliare i ponti con la sua vita agiata perchè non sopportava il peso di un giudizio familiare che considerava il suo matrimonio con sottile vergogna, come un matrimonio riparatore. Per lui era amore e non una questione di classe sociale.
Aveva vent'anni, una moglie e una figlia da mantenere, le sue idee erano chiare e non aveva paura. In amore e soprattutto in politica.
Così mentre l'Italia stava agonizzando, decise, contro il regime fascista responsabile di tutto quell'orrore, di pedalare sulla sua bicicletta, a cavallo tra la Toscana e la Liguria, a far da staffetta per i compagni partigiani.
I fascisti, un giorno, lo presero.
Lo interrogarono.
Lo massacrarono di botte.
Non disse nulla.
E allora lo impiccarono ad un albero.
Era inverno: gennaio 1945. Renato aveva vent'anni e due figlie, l'ultima, appena nata.
E siccome il dolore e l'ingiustizia uniscono molto di più di qualunque altra cosa, la moglie venne accolta dai genitori e dai fratelli di Renato e le bimbe crebbero, insieme alla famiglia e alle generazioni che seguirono, nel ricrodo di un padre, di in figlio, di un fratello e di uno zio ventenne, trucidato dai fascisti.
Renato era il fratello del mio nonno paterno, il mio prozio, e scusate se non riesco ancora a riconciliarmi col passato.
(Elisabetta Cacioppo tessera ANPI n.51527)

mercoledì 16 aprile 2008

Ciao Nunzia

E' sceso un silenzio assordante poco fa sul mio vortice post elettorale.
A pagina 18 de La Prealpina, c'è un trafiletto che non avrei mai voluto leggere. Il titolo è "Nunzia non c'è più". La Provincia non ne parla e neppure Varesenews. Forse, infondo, hanno ragione loro: questa non è neppure una notizia per i più.
Ma ho scritto tanto in rete di lei, della sua follia e dei nostri veloci ed indimenticabili incontri, in questi 4 anni, che è diventata parte di me. Quella parte fragile che tutti noi abbiamo. Magari inconsapevolmente ma c'è.
Anima di burro dal rossetto sbavato, parte di me e di questa città, possa tu ora ballare nelle tue Superga bianche su una nuvola, felice.

domenica 13 aprile 2008

Questa sarà la mia seconda casa

Pur scrivendo di viaggi ed emozioni da 4 anni in un altro blog su un'altra piattaforma, a questo mi sono affezionata moltissimo.
Non credo quindi che lo chiuderò. Sarà lo spazio per la mia parte concreta, con nome e cognome. Mi servirà per rimanere a disposizione dei numerosi contatti (nati dagli 823 click in un mese soltanto) e per informare chi vorrà seguirmi ancora, sulla mia attività nel Circolo PD Varese 1 e in Circoscrizione.
Volutamente non voglio parlare di attività in Provincia, un po' per scaramanzia e un po' perchè so che è durissima.
Quello che però potevamo fare, l'abbiamo fatto, col cuore, con la testa e con tanto entusiasmo a contagiare gli scettici e i delusi.
Sarei già soddisfatta se fossimo riusciti, noi del Circolo del Centro, a lanciare un messaggio di rinnovamento della politica, raccolto nell'urna da un numero maggiore di elettori rispetto alle percentuali nel collegio, alle ultime votazioni e non solo per quelle amministrative.
E oggi piccoli segnali, via mail, via sms, per telefono e al seggio, quando mi sono recata a votare, ci sono. Ma sto zitta come un pesce. Per dirla alla De Filippo in tema di scaramanzia: "non è vero ma ci credo". Quindi non racconto nulla (per ora) e mi godo le belle sensazioni in attesa dei risultati di lunedì e martedì.

sabato 12 aprile 2008

giovedì 10 aprile 2008

Volantino d'Autore - Di Franco Tettamanti

IL FUTURO NON ASPETTA.
Pensiamoci adesso

Mi accontento di poco oggi
Mi accontento di osservare
questi bambini
che rincorrono bolle di sapone
e gridano e ridono
mi accontento di poter pensare
che non ho rubato
neanche un istante del loro futuro
Mi accontento di poco oggi
Mi accontento di guardare
gli operai nel cantiere
con la certezza che quando farà buio
torneranno. Tutti. A casa
Mi accontento di ascoltare i ragazzi
che mi passano vicino, spavaldi e impauriti,
e attraversano strade
in salita e di coltivare con loro la speranza
di una vita meno amara e precaria
Mi accontento del sorriso
di una donna con i capelli bianchi
che spinge piano il carrello
al supermercato
e non dovrà rinunciare alla spesa
Mi accontento di poco oggi
Di guardarmi intorno
consapevole
che oggi domani sarà ieri
E allora non perdo tempo.

(Franco Tettamanti)


E per la Provincia: Mario Aspesi (candidato presidente)
Elisabetta Cacioppo, Collegio 33 - Varese 1

mercoledì 9 aprile 2008

Aperitivi con il candidato: questa sera l'ultimo appuntamento

Ci siamo: questa sera si chiude il ciclo degli aperitivi con il candidato.
Eppure mi sembra svoltasi solo ieri, la riunione del Circolo PD Varese 1 per organizzarli. Ripenso alle idee, all'entusiasmo e alla sottile ansia di non farcela, di quella sera, a creare la prima adrenalina elettorale nelle vene.
E' andato tutto benissimo.
I "volantini d'autore" sono stati un successo, così come le elaborazioni grafiche del nostro simbolo. Poi musica, sorrisi e tanti amici nuovi e di lunga data a sostenere la mia candidatura.
Chi mi conosce sa che per queste cose mi commuovo, e parecchio. La partecipazione mi fa sentire orgogliosamente parte di un progetto più grande, dove la condivisione e il senso di appartenenza uniscono le persone nella medesima speranza: una Provincia e un paese diverso.
Quindi questa sera, sarà per me l'occasione per ringraziare tutti con l'ultimo ed emozionantissmo volantino di Franco Tettamanti, il nostro fantastico Portavoce.
Ci vediamo al Caffè Biffi di Piazza del Podestà a Varese dalle ore 18.45.
(Devo ricordare di portare i fazzoletti, perchè so già che una lacrimuccia mi scapperà...)

Volantino d'autore - Di Franco Tettamanti

IL FUTURO NON ASPETTA
Pensiamoci adesso

Quelli che aiutano gli altri,
quelli che gli altri siamo tutti noi,
quelli che non hanno paura degli altri,
quelli che a rimboccarsi le maniche non devono essere solo gli altri,
quelli che sono capaci di guardarsi attorno,
quelli che lavorano tutto il giorno,
quelli che vorrebbero lavorare tutto il giorno,
quelli che hanno un lavoro precario,
quelli che faticano a tirare la fine del mese,
quelli che non ne possono più di morti sul lavoro,
quelli che chiedono giustizia,
quelli che hanno creato un’impresa,
quelli che vorrebbero un futuro,
quelli che non si buttano via,
quelli che sono capaci di commuoversi,
quelli che rispettano l’ambiente,
quelli che credono in una scuola che premia il merito,
quelli che studiano, quelli che insegnano,
quelli che sanno discutere e ascoltare,
quelli che vogliono partecipare e partecipano,
quelli che regalano storie, colori e musiche,
quelli che combattono il dolore e le malattie,
quelli che osservano il cielo,
quelli che non cercano Paradisi fiscali,
quelli che non costruiscono steccati,
quelli che non “scappano”a Roma,
quelli che amano la verità,
quelli che amano davvero Varese,
quelli che non hanno paura di sognare…


13 e 14 aprile 2008: un’Italia nuova. Una Provincia moderna.
Insieme a loro. Si può fare.
E per la Provincia: Mario Aspesi (candidato presidente)
Elisabetta Cacioppo, Michele Di Toro, Luisa Oprandi e Rosa Dimaggio

martedì 8 aprile 2008

Volantino d'autore - Di Franco Tettamanti

PREVISIONI DEL TEMPO PER IL 13 E 14 APRILE

Sereno su quasi tutta l’Italia grazie all’alta pressione democratica estesa dal Nord al Sud. Temperature minime e massime in leggero calo dopo il surriscaldamento da promesse elettorali.

Al mattino solo poche nuvole in via di dissipazione sulle pianure del Nord.

Nella notte di lunedì probabili gelate e qualche foschia densa nella zona di Arcore. Ampie schiarite su tutto il Varesotto.

Da martedì 15 sull’Italia prevalenza di meteo stabile con splendide giornate di sole. Condizioni di assoluta stabilità sulla Penisola con cieli sereni e venti di novità pressochè ovunque.
Qualche innocuo addensamento insisterà sulle regioni del Nord Est, ma la nuova e duratura primavera è ormai inarrestabile. Soleggiato e clima assai più mite anche nelle prossime settimane. Condizioni meteo che favoriranno la stagione nuova della modernità, delle riforme, dell’impegno, delle idee e delle scelte per restituire finalmente all’intero Paese certezze, orgoglio e voglia di crescere.

Anche in provincia di Varese in netto calo timori e apprensioni per le previsioni del futuro.

E’ tempo di cambiare il Paese
Un’Italia moderna. Si può fare.


E per la Provincia: Mario Aspesi (candidato presidente)
Elisabetta Cacioppo, Michele Di Toro, Luisa Oprandi e Rosa Dimaggio


(immagine tratta da meteo.it)

sabato 5 aprile 2008

Un po' di creatività

Il Discorso per l'Italia, Spello 10/02/08
(Slide e foto di Elisabetta Cacioppo)




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Spazio alla Fantasia
(Slide ed elaborazioni di Lara Bartoli)

lunedì 31 marzo 2008

Campagna elettorale noiosa? Ma mi faccia il piacere!

I giornalisti stranieri dicono che la nostra, è una campagna elettorale noiosa.
Certo è che se la noiosità che intendono loro è la mancanza di sangue in tivvù, visto invece alle politiche 2006, non posso che esserne felice e orgogliosa del fatto che il merito sia tutto di Veltroni.
Il Signor B va considerato per quello che è: il leader già visto e su cui è stato già detto tutto, di una coalizione opposta alla nostra a cui si risponde non cadendo più nel suo gioco al massacro ma con idee e proposte per cambiare il paese.
Ma se per i girnalisti stranieri la noiosità è legata all'energia che si respira, be', allora consiglio di guardare un po' più attentamente quello che sta succedendo nel PD.
Per quello che è la piccola esperienza del Circolo Varese 1, posso dire che mai mi è successo di vivere tanto entusiasmo, tanta creatività e tanta voglia di partecipare come in questo periodo.
Con me, nel Circolo ci sono tante bellissime persone che si danno da fare con passione e fantasia per questa campagna elettorale, sacrificando il loro tempo per il progetto del PD.
Penso a Franco Tettamanti, il nostro Portavoce, scrittore e giornalista del Corriere della Sera che ha ideato in esclusiva per noi "il volantino elettorale d'autore". Penso a Lara Bartoli, donna dalla fantasia infinita, che insieme a Caterina Cirillo e Giovanni Piana, sono vere macchine da guerra nel volantinaggio ai gazebo. Penso anche a Luca Ferrari e Gabriele Molinaro i nostri geni in fatto di montaggio e smontaggio e assistenza tecnica al banchetto. Penso alle dolcissime Bruna Croci e Laura Gorini che con grande determinazione si dividono tra impegni di lavoro, famiglia e politici, cercando di non mancare mai alle nostre iniziative e riunioni. Come Italico Rossotti, sempre disponibile malgrado qualche problemino di salute e Francesca Rigano, validissima new entry nel circolo.
Lavoriamo molto bene insieme, uniti tutti dalla voglia di fare, di proporre, di condividere e di convincere, senza perdere mai il sorriso sulle labbra. E questo traspare all'esterno se è vero, com'è vero, che ai nostri banchetti c'è sempre molta gente che si ferma e si confronta con noi in tutta serenità.
Io, senza di loro e senza il loro sostegno, in questa campagna elettorale sarei persa.
Ma non è solo l'esperienza in città a farmi rifiutare l'idea di una campagna elettorale noiosa. Basta vedere come si stanno muovendo i candidati alle politiche del PD, senza limitarmi a citare Veltroni e i suoi successi nelle piazze italiane. Daniele Marantelli e Paolo Rossi, i nostri parlamentari uscenti, infatti, stanno facendo i salti mortali, malgrado il porcellum che consente una certa pigrizia ai candidati, subito dopo la determinazione delle posizioni in lista.
E poi c'è il grande Pippo Civati che settimana scorsa insieme a Marta Meo, Giovanni Damiani e Fausto Perego, a bordo di un pullmino, ha condotto "Un viaggio attraverso la principale arteria che tiene insieme e collega i modelli più interessanti dello sviluppo economico e di impresa del nostro paese. La rete a più alta concentrazione di gomma, lamiera e PIL, un viaggio attraverso l’autostrada A4, da Torino a Trieste." (qui il blog on the road e qui i video).
Ecco: in questa campagna elettorale ci sono tantissime idee e proposte per un paese diverso che circolano tra le persone, magari senza la dovuta rilevanza sui giornali o sulle televisioni, ma circolano eccome tra persone in carne ed ossa, per strada nelle case e nei luoghi di lavoro. Ed è questa la grande forza e novità del Partito Democratico a cui gli osservatori stranieri dovrebbero prestare più attenzione, prima di parlare di noiosità.

venerdì 28 marzo 2008

Dalla Scozia con amore

A me certe cose emozionano molto.
Ad esempio, l'impegno di un gruppo di italiani residenti in Scozia per il Partito Democratico.
Qui il loro blog.

venerdì 21 marzo 2008

Serena Pasqua, con chi Woi

(Grazie Pippo, per questo video)