mercoledì 12 marzo 2008

Nessuna notizia a livello nazionale a dar rilevanza a questa ennesima morte sul lavoro. Provate anche voi a fare una ricerca su google. Vi uscirà solo un link ad un giornale on line di Como: poche righe sul fatto accaduto a Limido Comasco.
Ma Roberto Scavo, 20 anni, è morto lunedì mattina in un incidente stradale mentre lavorava, sotto la pioggia battente. Faceva il portalettere. Il portalettere precario. Come dire: un conveniente tappabuchi per le Poste Italiane.
Il suo contratto a termine, stava per scadere.
Così sotto la pioggia, con la sua borsa piena di buste e cartoline, era per strada sul motorino, pare preso a noleggio dalle Poste chè una macchina non se la possono permettere, neppure per quando piove.
Si è schiantato contro ad un furgone, probabilmente per un attimo di distrazione, per la pioggia e la fretta delle consegne. Si è schiantato col suo carico pesante di lettere. Con i suoi vent'anni. Con le sue speranze. Col suo contratto di due mesi in scadenza e poi chissà. Si è schiantato in un'altra provincia ma non lontano da Varese.
E questo, nel silenzio da parte della stampa nazionale, a ridurre il fatto ad un numero da aggiungere alle statistiche, cancellandone i contorni amari su cui riflettere sempre e comunque per poter intervenire.

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