giovedì 19 febbraio 2009

Franceschini no

Non mi piace l'idea di una reggenza affidata a Franceschini.
Avrei voluto un congresso anticipato, perchè penso che nel PD non ci sia solo un problema di leadership ma ben più pressante sia la necessità di rispondere a sacrosante domande esistenziali. Domande sul chi siamo e sul dove andiamo. Sia dal punto di vista dell'organizzazione (elefantiaca e inefficiente, quindi dispersiva e facilmente aggirabile) dal vertice all'ultimo dei circoli, sia dal punto di vista della disciplina di partito (ricordiamoci che la legge elettorale consente a persone come Binetti e Villari, non scelte direttamente dagli elettori del PD, di metterci in difficoltà in Parlamento), sia dal punto di vista dei principi fondamentali che debbono reggere il partito e da cui discedono poi le risposte per la risoluzione dei problemi concreti.
Capisco che a poco più di tre mesi dalle elezioni, sia rischiosissimo un dibattito del genere e quindi non è la soluzione migliore che vedo per questo momento.
Ma Francescini no. Nè per le modalità con cui si sta profilando la sua investitura, nè per il messaggio che si va a dare a chi ha creduto sino ad oggi nel progetto del PD.
Veltroni ci ha offerto un sogno nel 2007: la partecipazione. Come i padani hanno la Padania e i berlusconiani hanno il Billionaire, noi avevamo la Partecipazione.
Parlo al plassato di partecipazione, perchè al di là dell'esperienza deludente di un anno e mezzo, a leggere oggi i giornali, l'investitura è già decisa col forte rischio di tramutare l'assemblea costituente di sabato, su cui ci saranno tutti gli occhi dei media puntati addosso, in una farsa come accadde nella primissima seduta.
E per quanto possa apprezzare Franceschini, fedele alleato del mio stimato (da punto di vista umano) ex segretario, non gli riconosco quel ruolo di rottura col passato recente che ci ha portati a questo sfacelo.
Chiedo una figura diversa che ci conduca sino al congresso post elettorale, scelta col metodo democratico delle primarie, che -secondo le ragioni di un mio possibile voto- abbia a chiudere con l'esperienza passata (magari un Chiamparino, ad esempio).
Questo, secondo me, ridarebbe fiducia a noi elettori e militanti, salvando ciò che di buono abbiamo fatto e stiamo faticosamente facendo nei nostri territori.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

dissento Betta
Non c'era alternativa.
Abbiamo molte cose da fare, forse troppe.
Ma l'ultima èparlarci addosso per i prossimi mesi impegnativi.
Franceschini è uomo serio: a ottobre mancano pochi mesi...

Anonimo ha detto...

il commento è di Roberto