venerdì 23 maggio 2008

Sei stato bravo, quindi ti cambiamo.

Francamente non capisco l'irresponsabilità di una certa politica, che scambia e gestisce le poltrone come fossero figurine senza paura di perdere la faccia o di fare danni.
Mi riferisco alle lettere di dimissioni, senza alcuna indicazione circa le motivazioni, presentate questa mattina dal Presidente e conseguentemente dal Vicepresidente della Circoscrizione 1.
Dimissioni del Presidente indotte, pare, per via di pressioni arrivate dalla segreteria cittadina di Forza Italia.
E le voci di corridoio riferite ieri dal Tg di Rete55, sono un po' il segreto di Pulcinella, visto che è lo stesso consigliere "contendente al trono" a sbandieratare, da sempre e ai quattro venti, presunti accordi interni tra lui e l'allora coordinatore cittadino di FI, assunti due anni fa in occasione dell'elezione di Mazzara e che avrebbero visto una sua sostituzione in corso d'opera.
In occasione dell'elezione di Mazzara, dichiarai che avrei votato contro il candidato indicato dalla maggioranza perchè oltretutto non era dato neppure di conoscere programma e priorità che intendeva affrontare durante la sua presidenza e che ciò appariva una pura e semplice spartizione di posti di comando, come nella peggore delle tradizioni plitiche.
Confesso che mi sono dovuta ricredere in questi due anni: Mazzara è stato un buon Presidente, dimostrando di essere equilibrato ed autonomo nel suo ruolo, leale e aperto al dialogo con l'opposizione.
Le nostre mozioni sotto la presidenza Mazzara (per ricordarne alcune: istituzione di zona a traffico limitato di Piazza Giovine Italia, via Rossini e via Donizzetti; istituzione del Bike Sharing; interventi in favore dei disabili; individuazione delle priorità d'intervento nella nostra Circoscrizione) hanno sempre trovato l'attenzione e il favore della maggioranza, consentendo un dibattito sereno e nell'interesse della cittadinanza, senza chiusure o sterili polemiche ideologiche.
Mazzara poi non si è mai sottratto al dovere di portare avanti le delibere assunte in seno al Consiglio anche se la "burocrazia" ha spesso limitato o ritardato la loro attuazione.
Così in questi anni la Circoscrizione 1 ha lavorato bene in uno sforzo comune, tanto da consentire di recuperare il rapporto fiduciario con i cittadini.
Pareva quindi del tutto naturale che Mazzara, insieme al Vicepresidente Marzoli, potesse continuare il lavoro intrapreso, sino a fine mandato.
Purtroppo non è stato così e fa rabbia pensare che le motivazioni risiedano ancora una volta solo negli equilibri interni ad uno (e ripeto: uno solo) dei partiti della maggioranza senza considerare minimamente le capacità delle persone. Anche quando hanno dimostrato di averle.
L'ultima parola spetta ora al Consiglio di Circoscrizione 1.

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