Mi piace questo "costruire nuove alleanze", non più considerando i partiti ma le persone. E così in lista troveremo portatori di interessi ed idee molteplici che l'ottusità di una certa vecchia politica vorrebbe per forza contrapposti. Interessi ed idee uniti da un progetto comune: il bene per il nostro paese, non più come concetto astratto ma inteso come comunità solidale, a fare da collante per trovare soluzioni bilanciate da tradurre in programma di governo, disegando così un concetto moderno di centrosinistra.Non più quindi categorie, caste e corporativismi dietro a cui i vecchi partiti si trinceravano in deboli alleanze per assicurarsi la sopravvivenza e capaci di generare solo scontro, ma un sereno confronto tra giovani e anziane risorse, freschezza ed esperienza, economia e valori, partendo dal proprio interno, per un programma di partito capace di assumersi per l'intero una responsabilità di governo.
E' nuova linfa che scorre, nuovo sangue che si mescola e il crozziano "ma anche", un attenzione verso tutti.
Mi piace la pacatezza del nostro leader, che con grande equilibrio cultura ed intelligenza è riuscito a ribaltare l'atmosfera da terza guerra mondiale delle scorse elezioni politiche. Non attacca ma propone, non accusa ma risponde, lasciando che il rumore scomposto dei pezzi da archeologia politica si tramuti in brusio.
Dal 14 ottobre dello scorso anno, siamo noi che dettiamo tempi e modi della politica, finalmente normalizzandola e ciò ci dà ragione.
Da settimane, sui giornali a proposito del PD, troviamo proposte e idee nuove a rompere le vecchie logiche, e sono sicura che da qui al 13 aprile, sarà solo un crescendo.
Veltroni sa creare l'emozione e il coinvolgimento. Li sa creare sapendo stimolare lealmente cuore e cervello delle persone, non certo furbescamente la pancia della "gggente".
Mi piacciono quei 12 punti in 30 pagine, perchè non hanno paura di toccare punti sensibili come le questioni etiche o la sicurezza, affermando una serie di principi in maniera molto chiara. E con altrettanta chiarezza affrontano la questione delle riforme istituzionali, dell'economia e della società. Finalmente c'è un progetto libero dai vincoli e compromessi di alleanze partitiche, che non si limita a guardare il momento, ma vuole ottenere soluzioni per il lungo periodo.
In questi anni siamo stati disabituati a pensare al lungo periodo e ad ampio raggio.
Oggi con quei dodici punti e le loro premesse, possiamo finalmente ripensare al futuro non solamente per noi ma per tutti.
Così raccolgo l'invito del caro Pippo Civati e non aspetterò di sentire il telefono che squilla con, all'altro capo, qualcuno sfiduciato dalla politica. Lo faccio io: mano al cellulare ed inizio a chiamare 5 amici.
SI PUO' FARE!
Mi piace la pacatezza del nostro leader, che con grande equilibrio cultura ed intelligenza è riuscito a ribaltare l'atmosfera da terza guerra mondiale delle scorse elezioni politiche. Non attacca ma propone, non accusa ma risponde, lasciando che il rumore scomposto dei pezzi da archeologia politica si tramuti in brusio.
Dal 14 ottobre dello scorso anno, siamo noi che dettiamo tempi e modi della politica, finalmente normalizzandola e ciò ci dà ragione.
Da settimane, sui giornali a proposito del PD, troviamo proposte e idee nuove a rompere le vecchie logiche, e sono sicura che da qui al 13 aprile, sarà solo un crescendo.
Veltroni sa creare l'emozione e il coinvolgimento. Li sa creare sapendo stimolare lealmente cuore e cervello delle persone, non certo furbescamente la pancia della "gggente".
Mi piacciono quei 12 punti in 30 pagine, perchè non hanno paura di toccare punti sensibili come le questioni etiche o la sicurezza, affermando una serie di principi in maniera molto chiara. E con altrettanta chiarezza affrontano la questione delle riforme istituzionali, dell'economia e della società. Finalmente c'è un progetto libero dai vincoli e compromessi di alleanze partitiche, che non si limita a guardare il momento, ma vuole ottenere soluzioni per il lungo periodo.
In questi anni siamo stati disabituati a pensare al lungo periodo e ad ampio raggio.
Oggi con quei dodici punti e le loro premesse, possiamo finalmente ripensare al futuro non solamente per noi ma per tutti.
Così raccolgo l'invito del caro Pippo Civati e non aspetterò di sentire il telefono che squilla con, all'altro capo, qualcuno sfiduciato dalla politica. Lo faccio io: mano al cellulare ed inizio a chiamare 5 amici.
SI PUO' FARE!
1 commento:
Betta, sei troppo forte....ti adoro... Ce la devi fare! Urrà!
Barone
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